WMF: Quello che copywriter e imprenditori introversi possono trarre dagli eventi dal vivo

3 Highlights della prima giornata del We Make Future 2024 a Bologna

Ravenna, 14 giugno 2024

11:09

Se sei un marketer o un imprenditore avrai sicuramente sentito parlare del WMF.

Nato 10 anni fa come Web Marketing Festival, negli ultimi anni è stato ribrandizzato We Make Future.

E dalla storica location di Rimini è stato spostato a Bologna, negli immensi padiglioni vicino l’autostrada.

Ormai si tratta di una fiera generalista, non più limitata al solo “web marketing”, bensì il più grande evento italiano dedicato all’innovazione tecnologica.

Dopo anni di inviti, quest’anno ho deciso finalmente di andare (complice un collaboratore di cui ti parlerò tra poco).

E in una sola giornata il caleidoscopio di idee e persone che ho incontrato mi ha travolto.

Mentre ritorno alla mia fitta agenda produttiva prima delle vacanze (che farò a inizio Luglio), lascia che ti condivida i miei 3 Highlights della giornata di ieri.

1 – Le conversazioni

Anche gli individui più introversi come me possono godere degli incontri dal vivo.

In particolare, ho apprezzato la possibilità di avere a portata di “stretta di mano” decine di persone che stimo.

Molte di queste per anni le ho seguite sui social o nelle loro newsletter, e solo ieri per la prima volta ho avuto occasione di incontrarle dal vivo.

Può sembrare ovvio a chi conduce il proprio business sulla base del networking.

Ma per me che da 9 anni acquisisco clienti e collaboratori esclusivamente online (e in remoto), poteva essere straniante.

Invece nelle chiacchiere vicino gli stand e nei pranzi e caffé assieme ho potuto sentire emozioni e conoscere esperienze uniche.

Cioè, ho sperimentato un livello di scambio positivo quanto il viaggio in una nuova e più umana dimensione.

È stato come un amplificatore di tutta la gratificazione e le connessioni che ho raccolto facendo il copywriter e l’imprenditore digitale nell’ultimo decennio.

Ma partivo da un forte pregiudizio:

queste fiere sono solo un’occasione per migliaia di miei colleghi e competitor per mostrare la cresta, giocare a chi ce l’ha più lungo, e vendere il più possibile.

Eppure la curiosità ha vinto.

Ho avuto una ventina di conversazioni, tutte ultra-interessanti.

E forse proprio perché sono arrivato a Bologna senza aspettative né una reale “agenda” – se non il desiderio di incontrare un paio di persone specifiche – me la sono goduta tanto.

2 – I partner

Ripeto, sembrerà banale a chi non è sempre dietro un computer per i fatti suoi a scrivere o a portare avanti attività in remoto, come me…

… ma è difficile replicare il piacere degli incontri dal vivo.

Specialmente quando hai occasione di rivedere collaboratori storici.

Tra questi il primo e più importante è stato Giuseppe Scollo,

Senior Advertiser che collabora con Copy Persuasivo® da ormai più di 6 anni.

Per farti capire il livello di talento, parliamo di una delle menti dietro la strategia più innovativa degli ultimi anni nel generare incarichi per agenzie immobiliari.

L’ultima volta ci eravamo incontrati a Ravenna.

Ed è incredibile pensare che fosse un’epoca diversa.

Correva l’anno 2019. Non c’era stato ancora il Covid, nessuno di due aveva figli, e Google non aveva ancora tirato fuori le PMAX…

Mentre un’altra gradita sorpresa è stato il primo incontro dal vivo con un’altra storica Advertiser di Copy Persuasivo®, Emanuela Salica.

Anche lei ha contribuito al successo di un nostro cliente di lunga data, Samuele Trento, che grazie a Copy Persuasivo® è passato da 11.000 a oltre 61.000 iscritti al suo canale YouTube e ancora domina la sua nicchia.

Un’altra menzione d’onore va a Enrico di Flaco Edizioni.

Il suo stand svettava su tutti quelli dei colleghi editori, sia per location che per creatività nella presentazione.

E ancor più si è distinto, non da poco, per il il livello altissimo delle sue produzioni. Anche per questo sono orgoglioso che il mio nuovo manuale – Esercizi di Copywriting – uscirà con la sua casa editrice.

3 – Gli speech

La location di BolognaFiere è sicuramente dispersiva, e non aiuta a focalizzare l’attenzione.

Ci sono tanti padiglioni, spazi immensi, speaker e stand di ogni tipo, e tanto, tanto intrattenimento.

A un certo punto, nel primo pomeriggio, mi sono sentito esausto.

Non tanto perché avevo visto tanta gente e parlato per ore, ma anche per l’eccessivo inquinamento acustico e il bombardamento di stimoli.

Tra droni in combattimento, robot che ti passavano accanto, urla dei giocatori di pallavolo, e musica a palla, avevo bisogno di una pausa.

Mi sono rifugiato quindi nel Main Stage, dove parlava Alec Ross.

Professore della Bologna Business School ed ex-advisor di Obama, ha parlato del perché l’Italia non è per forza destinata a essere un resort turistico per chi crea la vera innovazione (in America e Asia).

Ci ha ricordato la lunga storia del nostro paese nelle invenzioni e nella creazione di aziende iconiche.

E forse il impatto del suo speech è stato forte proprio perché ha affrontato il tema dell’innovazione in modo contro-corrente rispetto alla narrazione che domina le chat di professionisti sui social – quasi sempre deprimenti e denigratorie riguardo le condizioni del nostro Paese.

Dopodiché mi sono rilassato ascoltando gli speech di diversi investitori in inglese. Questo aspetto di internazionalità da parte degli organizzatori (Search On Media Group) è sicuramente uno dei motivi per cui tornerò in futuro.

Ho chiuso poi con 2 super-presentazioni:

– Quella di Lorenzo di Ciaccio, giovane imprenditore, originario come me di Gaeta (LT).

Grazie a lui partecipai nel 2016 a un acceleratore di startup della Fondazione Ansaldo a Genova, capendo davvero cosa cercano i family office e gli investitori di alto livello quando erogano dai 300k in su a una microazienda.

Lorenzo ha grossa esperienza in merito, visto che la sua Pedius ha raccolto oltre 2 milioni di euro da TIM e da altri investitori privati.

E il bello di averlo visto al WMF è che non sapevo neanche che facesse uno speech!

Ci siamo trovati per caso mezz’ora prima che iniziasse. Cose che penso possano capitare solo lì…

– Infine è stato il turno proprio del sopra-menzionato Giuseppe Scollo.

Erano decine le persone intente a prendere appunti, dato che condivideva un’altra strategia innovativa nell’acquisizione clienti per ecommerce.

Ma cosa è successo nell’ultimo mese nel mondo del Baffo?

Non ho mandato più la solita newsletter del Venerdì, perché sono stato super-preso dalle mie 3 attività principali:

– La scrittura di un altro libro + lo sviluppo di nuove campagne per oltre una dozzina di clienti di Copy Persuasivo®

– La raccolta di capitali per la nuova operazione di Stanz@Ravenna

– Lo sbarco degli oltre 120 distributori automatici di CBDexpress su Google Maps, alla faccia delle capre che abbiamo al governo e che vorrebbero renderci illegali.

E nel mezzo, ci sono stati 2 giorni di stacco totale con mia moglie a Ponza…

Una delle isole più belle del Mediterraneo si trova davanti la mia città natale, eppure l’ho visitata per la prima volta a 38 anni…

***P.S.***

Non smetto però di pubblicare nuove esperienze e insegnamenti gratuiti nel mio Podcast.

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